UNA STORIA DI VERDURE: I BAMBINI CI DANNO LEZIONE!
5 consigli da un’esperienza con i bambini.
Qualche estate fa, nel periodo universitario, ho lavorato come educatrice in un centro estivo con bambini delle elementari. In pausa pranzo, nel caldo di luglio veniva fornito un pasto completo a base di primo piatto ben condito, secondo piatto e contorno di patatine fritte. Il primo e la pietanza cambiavano spesso ma le patatine erano una costante.
Già allora, anche se non ero ancora a completa conoscenza delle innumerevoli implicazioni della dieta sulla salute fisica e mentale dei bambini mi sembrava ovvio che fosse un pasto decisamente “pesante” per il mese estivo . Non serve una laurea per trarre questa conclusione. I bambini sudavano oltre misura dopo aver consumato tre super piatti che ,a confrontare le porzioni con le raccomandazioni della scienza ,erano sufficienti a sfamarli per due pasti.
Domandai dunque al responsabile del centro perché non fossero presenti le verdure come alternativa alle patatine e la risposta sicura e secca fu la seguente: “ Perché ai bambini non piacciono le verdure”.
Per me ascoltare quelle parole equivaleva ad un pugno nello stomaco. Mi sentivo una stupida illusa a passare il tempo a studiare tabelle ,grammi,linee guida,ricerche scientifiche…..quando poi nella vita “reale” il tema delle verdure veniva velocemente liquidato in quella maniera.
Per fortuna,dopo lo sconforto iniziale, subentrò la voglia di sfidare quella pregiudizievole credenza.
Il giorno dopo mi presentai al lavoro con una scodella piena di piccoli ed invitanti pomodorini.
Durante il pranzo, e senza chiedere il permesso ai miei responsabili ( e forse a ripensarci,non avrei potuto!) chiesi a ciascuno di pescare un po’ di pomodori da me offerti . Non obbligai nessuno,proposi la verdura come un regalo . Senza tanti clamori e senza“annunciare l’arrivo delle verdure” passai per i tavoli e………indovinate un po’come andò a finire?
Finì come tutte le fiabe a lieto fine: non solo i pomodori finirono ma me ne chiesero ancora!!!!!!
Adoro quando i bambini ci danno lezioni di vita.
Il responsabile del centro, non commentò l’episodio ma la soddisfazione per me fu enorme. Scommetto che con qualche strategia in più e se me ne fosse data l’opportunità, sarei riuscita a fare mangiare ogni sorta di verdura alla maggior parte dei bambini.
Quali conclusioni si possono trarre da questa mia semplice esperienza? Quali sono i consigli per invogliare i bambini a mangiare un cibo così importante ed indispensabile?
1- Davanti ai bambini NON chiamiamole verdure. Chiamiamo ogni verdura con il suo nome. Meglio non dare etichette infilando tutti i vegetali dentro la categoria tanto odiata ( spesso solo per sentito dire o per emulazione). I bambini non amano la parola “verdura” ma scommetto che saranno disposti ad assaggiare le carote alla bugs banny, gli spinaci di braccio di ferro e il minestrone di shrek. Prima regola dunque: ATTENTI ALLE PAROLE.
2- Gli adulti sono rigidi,i bambini flessibili. Oggi la zucca non piace,domani invece piace. Seconda regola: NON AVERE PREGIUDIZI.
3- Spesso ai bambini non piace la verdura intesa come poltiglia verde molliccia insapore. La si può cucinare in molti modi invitanti e si possono dunque ottenere: vegetali croccanti, colorati,saporiti oppure vegetali cremosi o gelatinosi oppure sformati di cereali e verdure con le formine o polpettine di legumi e verdure . Terza regola: CAMBIARE FORMA E CONSISTENZA Può CAMBIARE I GUSTI.
4- Mangiare con le mani di solito diverte i bambini, dunque riponete le verdure dentro ciotoline o scodelle e date il via libera “alla pesca”. Quarta regola: LE VERDURE SI POSSONO MANGIARE CON LE MANI
5- Se non avete un buon modo di alimentarvi,difficilmente potete trasmetterlo ad altri. Iniziate un lavoro di educazione alimentare su voi stessi e poi tutto sarà più semplice e spontaneo. Ultima regola: DARE IL BUON ESEMPIO.
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