L’inadeguata assunzione di acido folico(o folato o vit B9) nel periodo peri-concenzionale e nei primi mesi di gravidanza è correlato all’aumento dei difetti del tubo neurale. Il tubo neurale è quella parte del feto che si sviluppa per formare il cervello,la scatola cranica e la spina dorsale.Per difetti del tubo neuronale si intendo difetti del sistema nervoso centrale che includono la spina bifida,difetti del cranio e altre condizioni in cui il cervello si sviluppa in modo incompleto. Nonostante la mole di informazioni a riguardo,si stima che il 70% delle donne non assume la giusta quantità di ferro e di acido folico. Con un’alimentazione equilibrata si riesce al massimo a ricoprire il fabbisogno giornaliero di 0,2 mg.Durante la gravidanza però,il fabbisogno di folati raddoppia(0,4 mg)poichè il feto utilizza le riserve materne.
Ecco dunque le raccomandazioni per la riduzione del rischio di difetti congeniti come indicato dal Network Italiano Promozione Acido Folico dell’Istituto Superiore della sanità:
“Una donna in età fertile,che preveda o non escluda una gravidanza,dovrebbe assumere un supplemento di 0,4 mg di acido folico/die. Per le donne che abbiano già avuto un figlio con difetti del tubo neurale o con familiarità per tali difetti,per le donne affette da epiliessia o da diabete,la dose consigliata è di 5mg al die”.
In Italia,secondo le raccomandazioni,l’assunzione di acido folico dovrebbe iniziare almeno un mese prima del concepimento e continuare per tutto il primo trimestre di gravidanza.
Le strategie per la prevenzione dei difetti del tubo neurale possono essere così riassunte:
–Assunzione di acido folico con la dieta: L’acido folico è ben rappresentato in asparagi, broccoli, carciofi, cavolini di Bruxelles, cavolfiori,germogli,valeriana,rucola,radicchio verde,prezzemolo,porro,indivia,sedano rapa,cicoria,lattuga,fagiolini,agrumi,cereali integrali,frutta olesosa secca( noci,mandorle,nocciole),semi ( ad esempio semi di sesamo-gomasio),legumi,uova. Il fegato e le frattaglie hanno alti livelli di folato ma è preferibile aumentare il consumo degli alimenti di origine vegetale piuttosto che aumentare il consumo di fegato e frattaglie. (secondo le indicazioni dell’istituto superiore di sanità). La cottura riduce sensibilmente il contenuto di folati,specie se si scarta l’acqua di bollitura.E’consigliabile dunque cuocere le verdure al vapore o sbollentarle/passarle in padella velocemente e assumere ogni giorno anche verdure crude.
–Alimenti fortificati: includere cereali fortificati di acido folico nella dieta( valutare con medico/dietista).
–Supplementazione: assumere ogni giorno una supplementazione di acido folico nella dose giornaliera di 0,4 mg. In Italia la formulazione con 0,4 mg di acido folico è in fascia A,cioè a carico del SSN su prescrizione medica con l’indicazione: “profilassi primaria dei difetti del tubo neurale in donne in età fertile,che stanno pianificando una gravidanza”.
–Modificare lo stile di vita: l’acol riduce l’assorbimento intestinale di alcune vitamine tra cui i folati, il fumo e i contaminanti ambientali possono influenzare il corretto metabolismo dei folati.
Foto di IlariaTranquillo e Alessandro Arrighi: www.noifotografiamo.net
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