“Questo mese non ho seguito la dieta, rimando l’appuntamento di un mese!”
“…non sono stata brava, oggi mi sgriderà?”
“….sono stata da almeno 10 nutrizionisti ma nessuno ha risolto il mio problema con il peso”
e poi finalmente la svolta:
“…dopo aver seguito tante diete posso dire che è sempre la stessa storia …il punto non è quale dieta sia in grado di risvegliare il mio metabolismo …devo destarmi da questa illusione …sono io che mi areno sempre sullo stesso punto …poi mollo tutto e non affronto mai davvero le difficoltà che emergono …sempre le stesse per altro …ho aspettato troppo tempo per capirlo e ora …tutti i nodi vengono al pettine”.
Coloro che inizieranno un percorso dimagrante con me, non avranno più bisogno di utilizzare frasi come “Non sono stata brava,mi sgriderà”. Nessuno si deve sentire in colpa, inadeguato o impotente di fronte alle difficoltà.
In questi ultimi anni ho apportato dei miglioramenti al mio metodo di lavoro frutto di anni di “esperienza sul campo”.
I colloqui negli ultimi anni hanno preso la forma di vere e proprie consulenze dove le difficoltà sono diventate “materiale di lavoro” prezioso. Gli incontri non sono interrogazioni o confessionali. Non dò voti o giudizi e la persona non deve recitare il “mea culpa”. A me interessa conoscere la persona che ho di fronte e capire come poterla aiutare a perdere peso nella maniera più spontanea possibile.
Nel tempo ho visto che ogni persona ha il suo particolare “modo” di perdere peso. Ogni persona ha i suoi “talenti” che emergono durante il percorso dimagrante. Ad esempio c’è chi è forte nella pianificazione e organizzazione e chi è particolarmente bravo ad ascoltare le sensazioni corporee. Al contempo ogni persona ad un certo momento si arena su uno specifico ostacolo. Quali sono le abilità da apprendere e le risorse personali da valorizzare per raggiungere il proprio peso ragionevole?
Ho strutturato un metodo di lavoro finalizzato ad aumentare le competenze necessarie alle persone per perdere e mantenere il peso.
Il mio motto è : “Non è solo la dieta che conta, ma chi dovete essere per seguire una dieta che conta” (R.Kiosaki)
Per perdere e mantenere il peso è utile “diventare la persona che sa mantenere il peso perso”. Non basta più “eseguire i compiti” ossia mangiare come suggerito ma diventare abili a rimanere in peso anche quando il percorso sarà terminato. Per ottenere questo occorre conoscere i propri punti di forza e le proprie “resistenze” al cambiamento. Durante le consulenze affronto le tematiche “calde” in modo da evitare che si trasformino inconsapevolmente in “auto-sabotaggi”.
Il primo ed il secondo incontro sono finalizzati alla conoscenza di chi si rivolge a me e all’impostazione del programma dimagrante. Dal terzo incontro partono le consulenze di “coaching nutrizionale” che rappresentano il vero e proprio nucleo della terapia per perdere e mantenere il peso. Da sola la dieta non basta.
Seguire un percorso dimagrante infatti, contrariamente al pensiero comune,
è per il 10% questione di “forza di volontà” e per il 90% è questione di:
- competenze in merito al cambiamento delle abitudini alimentari;
- forma mentis, atteggiamenti, convinzioni e schemi di pensiero su se stessi e su come va seguita una dieta;
- consapevolezza propriocettiva (delle sensazioni del corpo);
- abilità a gestire i momenti in cui non si riesce a seguire la dieta (occasioni sociali, aumento del carico di lavoro, problemi familiari, stress etc.);
- capacità di organizzative e di gestione del tempo;
Sarà importante dunque venire a colloquio anche e soprattutto nei momenti in cui si presentano ostacoli durante il percorso dimagrante.
Le novità di questo approccio si possono così sintetizzare:
- gli incontri successivi alla consegna dieta (o ancora meglio: impostazione del programma dimagrante senza dieta) diventano consulenze della durata di 1h e non più controlli da mezz’ora;
- le consulenze sono un vero e proprio spazio dedicato all’ “apprendimento” e allo sviluppo della consapevolezza alimentare;
- il fatto di non “riuscire a seguire la dieta” o di avere delle perdite di controllo sul cibo vengono considerati punti di partenza per lavorare su di sè. Non bisogna vergognarsi di “non essere stati bravi”;
Correre da un nutrizionista all’altro o provare tutte le diete alla moda è un attegiamento che non fa che rimandare il momento in cui “i nodi verrano al pettine”.
Ecco a me piace occuparmi dei “nodi che vengono al pettine”.
Parlo di quel momento in cui le persone si accorgono che è solo rivolgendo lo sguardo dentro di sè che si possono ottenere dei risultati duraturi nel tempo.
Affinchè il mio metodo sia efficace deve però essere presente un requisito: il desiderio e la disponibilità a mettersi in gioco. Occorre predisporsi ad avere lo spazio (mentale) ed il il tempo necessari per lavorare su di sè durante i colloqui e tra un colloquio e l’altro. E’ fondamentale non giudicarsi e saper chiedere aiuto proprio quando la forza di volontà viene meno. Preferisco seguire meno persone ma in maniera più approfondita piuttosto che lavorare solo per “fare numeri vendendo tante diete”. Non vendo un prodotto ma propongo un percorso.
Se quello che propongo ti ispira, contattami per avere più informazioni tramite il modulo in homepage: “Richiedi informazioni”.
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