Ciao Francesca, abbiamo appena concluso il percorso di dietoterapia. Sono qui a chiederti di condividere la tua esperienza con i lettori del mio sito. Raccontaci qualcosa di te e cosa ti ha spinto a intraprendere questo cammino:
Ciao mi chiamo Francesca ho 46 anni e sono di Genova, ho un lavoro molto impegnativo e lavoro molte ore a giorno, mangiavo spesso in maniera disordinata e ad orari sempre variabili, in più durante il lockdown costretta ad una vita sedentaria in smartworking, avevo messo su quasi 10 kg; situazione a cui inizialmente non avevo dato peso ma ho poi capito col tempo che quel nuovo fisico più comodo e abbondante non mi apparteneva (oltre al fatto che non mi andavano più i miei amati vestiti). Così ho deciso che era il momento di cambiare e mettere ordine nella mia dieta.
Avevo necessità di avere delle regole, di capire come abbinare i vari alimenti, conoscere le quantità giuste. Così ho chiesto un appuntamento con te, fiduciosa e speranzosa di apportare un cambiamento a livello fisico ma anche mentale.
Partendo da un livello di “normopeso alto” (eri ad “un kg di distanza” dal sovrappeso), in 9 mesi hai perso il 13% del tu peso e al momento stai seguendo la fase di mantenimento del peso. Dal tuo punto di vista cosa ha veramente funzionato? Quali sono state le abitudini alimentari e i cambiamenti nel tuo stile alimentare (e di vita) e/o i pensieri che si sono dimostrati vincenti al fine di raggiungere e soprattutto mantenere i tuoi obiettivi dimagranti?
I primi 10 giorni sono stati difficili, non per la fame che in realtà con il regime alimentare che ho ricevuto non ho mai sofferto, era più la costrizione di non poter mangiare i cibi che prediligevo (soprattutto i dolci). Ho iniziato a cercare in internet ricette sane, alternative, con pochi zuccheri; una volta ho fatto dei biscotti al cacao che nessuno in famiglia ho osato assaggiare, un’altra volta ho fatto la pizza di cavolfiore, una tragedia! Ho cercato di sperimentare, andare oltre i miei limiti mentali, aprire la mente a nuovi gusti e cibi.
Ho vissuto il tutto come un gioco, una fase di sperimentazione su me stessa focalizzandosi sul risultato ovverosia un corpo più magro ma soprattutto sano. Sicuramente è stato più facile per il fatto che comunque non pativo la fame; poi ero costantemente seguita da una professionista a cui potevo esprimere le mie difficoltà e debolezze senza essere giudicata. Da sola non credo ce l’avrei fatta.
Durante questo anno, ci sono state delle difficoltà o delle “resistenze” al cambiamento? Come le hai superate? Quali tue risorse ti sono state di aiuto? Quali strategie stai adottando per mantenere il peso perso?
Oggi nella fase di mantenimento sono attenta a quello che mangio, se esagero una sera il giorno dopo riprendo il mio regime alimentare, se una sera ho una cena luculliana mi tengo più leggera a pranzo. Mi gusto lo sgarro ma poi riprendo le regole che ormai fanno parte della mia routine.
Per concludere, quale consiglio spassionato ti sentiresti di dare a coloro che intendono iniziare un percorso dimagrante?.
Non ho consigli particolari da dare, credo solo che bisogna volerlo veramente, essere disposti a mettersi in discussione e a operare il cambiamento ove necessario; alla fine ci si sente meglio, è un lavoro sul fisico ma molto predominante anche per la mente. Sono grata a Emanuela che mi ha insegnato e mangiare, mi ha aiutato nel cambiamento e oggi grazie a Lei mi voglio anche più bene.
Da ultimo essere a dieta non significa chiudersi in casa, non fare più cene al ristorante o prendere un aperitivo con le amiche (inizialmente temevo questo aspetto antisociale delle diete); sta tutto nel moderarsi, non eccedere, magari andare all’appuntamento non proprio con lo stomaco vuotissimo, magari per secondo ordinare un piatto di verdure alla griglia (forse il ristoratore o gli altri commensali ti guarderanno straniti – mi è successo – ma tu ti sentirai benissimo con te stessa oltre che decisamente fiera dei risultati raggiunti!).
Grazie Francesca, è stato un piacere lavorare con te, buon proseguimento!
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