“Non è stata la vita a fare di Ebenezer Paulraj un grassone. Sono stata io. Io, Margaret Shanti,l’ho fatto con l’unico desiderio di vendicarmi…”
Le abitudini culinarie hanno il potere di indirizzare le persone verso la salute o verso la malattia. Mi ha sempre affascinato questo fatto e immagino così la cucina come la sede dello scettro . Simbolo del comando e dell’autorità,un bastone magico che ha piena sovranità sul nostro benessere. Possiamo immaginare un cucchiaio di legno come lo scettro in grado di creare elisir terapeutici o pozioni malsane. Gli ingredienti di partenza saranno responsabili del risultato finale .
E’ un po’come essere protagonisti di una fiaba e basta entrare in un market per iniziare ad operare le prime fantastiche scelte.
Se vogliamo creare una bella sindrome metabolica caratterizzata da un largo girovita,pressione alta,glicemia e trigliceridi alti e colesterolo”buono basso” dobbiamo costantemente riempire il carrello con gli ingredienti giusti e ricordarsi altresì di muovere il corpo il meno possibile . Tutti gli spostamenti d’ora in avanti dovranno essere fatti con i mezzi di trasporto,ascensori e scali mobili .E’ bene dimenticarsi di avere le gambe, almeno per un po’ . Si parte con la spesa! Innanzitutto preferire i cibi trasformati dall’industria ai cibi creati dalla natura o ai prodotti locali tradizionali. Meglio dunque i prodotti dolciari al posto della frutta fresca possibilmente i prodotti dolciari dovrebbero essere anche ricchi di grassi idrogenati e olio di palma. E’ utile inoltre acquistare alimenti che danno poca sazietà quindi evitare la verdura e abbondare con latticini e formaggi delle grandi industrie , vanno bene anche quelli fusi che si possono facilmente aggiungere a tutte le pietanze dall’antipasto in poi . Non fermarsi davanti agli scaffali dei legumi secchi ma proseguire verso le pietanze impanate dai nomi di fantasia o verso le nuove pietanze a forma di hamburger ma fatte con prosciutto ( e altri innumerevoli ingredienti tra cui panna e altri condimenti ) accompagnabili da una buona dose di bibite zuccherate,perfette anche quelle senza zuccheri aggiunti o accompagnabili da dosi massicce di alcolici basta che diventino un sistematico sostituto dell’acqua. Ricordarsi di usare in abbondanza il pane industriale “bianco e morbidoso” che dura molto ed evitare tassativamente tutti quegli alimenti che richiedono una cottura superiore ai 15 minuti ( come per molti cereali in chicco). Da poco sul mercato ci sono delle “miscele” di derivati del latte e prodotti dolciari da spalmare sul finto pane o su derivati del pane salati utili per incrementare le calorie e la dipendenza verso lo zucchero e i grassi. Il nostro obiettivo è dare uno shock al corpo che risponderà a tempo debito con un’insulina-resistenza ,ovvero la chiave d’accesso per la sindrome metabolica.
In questo caso il cucchiaio di legno non serve neanche , i piatti sono quasi tutti pronti all’uso, niente di fresco,niente da cucinare,occorre solo deglutire saltando la masticazione che altrimenti aiuterebbe a sentirsi sazi.
Questa pozione è particolarmente efficace per i bambini. I mass media entrano in casa a voce alta sottolineando che questi alimenti sono proprio quelli adatti alla loro crescita. Più un’azienda investe in marketing meno può investire in qualità di cibo. Vogliamo cedere lo scettro della cucina alla televisione?
E per concludere ecco un esempio del potere dello scettro in cucina tratto da romanzo di Anita Nair intitolato:“Cuccette per signora” :
“Non è stata la vita a fare di Ebenezer Paulraj un grassone. Sono stata io. Io, Margaret Shanti,l’ho fatto con l’unico desiderio di vendicarmi. Di sgretolare la sua autostima e scuotere le fondamenta stesse del suo essere…..la mattina seguente mi alzai all’alba e corsi in cucina. Il tuo momento è arrivato, dissi a quel corpo immerso nel sonno. Il tuo momento comincia con questa colazione: puri fritti nel ghee e una patata.Korma di piselli e cavolfiore. Due uova all’occhio di bue con il rosso ben in evidenza e un bel bicchierone di latte freddo e cremoso,in cui avevo messo due cucchiai colmi di zucchero. Ebe guardò l’insieme di tutte le vivande che gli avevo posto dinanzi ed esclamò:-Che cos’è tutta questa roba? Ti aspetti che mangi tutto? Portalo via- “Oh su, su” lo invogliai..sei un uomo grande e grosso . E devi mangiare una colazione grande e grossa….e inoltre devi essere bene in forze,vero?….Ebe mangiava. Colazioni. Pranzi. Cene. Uno spuntino appena arrivava a casa. Uno spuntino a tarda sera,mentre lavorava immerso nei suoi incartamenti. Non mi aspettavo un miracolo. Una trasformazione immediata…ma ero disposta ad aspettare. Ci volle quasi un anno perché il grasso trovasse la sua strada…la linea asciutta cominciò a sparire. Il respiro si fece più corto e il passo più lento. Attorno al collo fecero la loro comparsa delle pieghe. Poi un doppio mento..…quando saliva le scale ansava………lentamente Ebe diventò un uomo grasso……..dunque se prima avevo cucinato per riprendere in mano le redini della mia vita,ora ingozzavo Ebe per imprigionarlo….”.
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